| E' il turno dell'intervista a Doriano Bindi, manager della Corazzata San Marino, che approccia il round robin con qualche preoccupazione legata soprattutto allo stato di forma dei suoi. Concordiamo con la scelta di rinunciare a Duran, poichè avere due pitcher della consistenza di Bonilla e Cubillan aiuterà sicuramente ad affrontare un impegno insolito come sono le 5 partite in 5 giorni, temutissime da tutti i manager. Ringraziando Bindi per la disponibilità gli auguriamo le migliori fortune per il round robin.
Il vostro obiettivo nel round robin qual è? “Beh, proveremo a passare il turno e a qualificarci alle Final Four”.
A quali giocatori stranieri rinuncerete per via della regola che prevede che più di 3 non se ne possano schierare? “Rinunceremo a Duran per poter avere sul monte a disposizione Bonilla e Cubillan, più un elemento come Vasquez che ci fa comodo in difesa e nel line-up”
Com’è la situazione degli infortuni, dovrete fare a meno di quali giocatori e quanto pensate questo possa influire sul rendimento della vostra squadra? “Fortunatamente stanno tutti bene, non ci sono intoppi da questo punto di vista”
Ritenete di arrivare all’European Cup al massimo della forma? “Non al massimo ma stiamo abbastanza bene”
Le ultima partite del campionato che indicazioni vi hanno dato? “Le tre vittorie con Godo dell’ultimo weekend non si sono rivelate del tutto perfette, ma di buono c’è che abbiamo ancora una volta dimostrato grande capacità di reazione e giusta mentalità. Sembra proprio che giochiamo meglio quando andiamo sotto nel punteggio, riusciamo ad essere più concentrati e le cose ci riescono decisamente con migliori risultati”
Il vostro è un monte di lancio che si basa più sugli effetti o sulle palle veloci? “Le statistiche dicono che concediamo poche basi ball. Direi che in generale cerchiamo di andare in vantaggio nel conto su palle veloci per poi giocare sugli effetti, ma ogni pitcher è ovviamente diverso dall’altro e non si possono fare paragoni precisi”.
Avete già deciso le rotazioni dei lanciatori? “Per la prima parte della European Cup sì”
Potete comunicarcela? “Nella prima partita con il Neptunus lancerà Bonilla, poi con Parma sarà la volta di Tiago da Silva. Successivamente vedremo, dipenderà molto anche da come andranno le prime due gare”. Il vostro line-up lo definireste di contatto o di potenza? “Decisamente di potenza, non siamo proprio la squadra che cerca solo i contatti e il numero dei fuoricampo in Ibl (29, Rimini è seconda con 14) ne è la testimonianza”
Quali sono e perché lo sono, i tre giocatori più decisivi della vostra squadra? “Mah, ce ne sono tanti, ma direi che il trio di venezuelani Duran, Vasquez e Ramos all’interno del line-up sa sempre come colpire”.
Avete effettuato uno scouting delle squadre avversarie? “Sappiamo qualcosa su di loro per averle incontrate negli ultimi anni, Neptunus e Tenerife Marlins per esempio. Ma anche i ceki del Draci”.
Quale o quali giocatori della vostra squadra ritenete si possano mettere in mostra durante il round robin? “Può essere Ramos Gizzi, può essere Suadri, spero vengano fuori tutti e offrano buone prestazioni”
Quali saranno a vostro parere le quattro squadre che si qualificheranno per la final four di Brno? “Nel nostro girone spero che passeremo noi e Parma, nell’altro non saprei”.
Cosa ne pensate della formula della European Cup? “Mi piaceva di più la vecchia formula, quella per la quale in una settimana si decideva tutto. Bello anche adesso, ma in sette giorni si avvertiva di più l’importanza dell’evento, la strategia e tutto il resto”
Che tipo di futuro vedete per il baseball europeo? “Direi buono”.
Come definireste il livello del baseball nel vostro paese rispetto al resto dell’Europa? “Il fatto che un anno fa siano arrivate alle final four tre squadre partecipanti al campionato italiano secondo me la dice lunga sul livello della Ibl. Occhio anche alla Germania, mi pare un paese emergente”.
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