Esempi di professionismo 2008, Raccogliamole qui

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fla59
view post Posted on 28/3/2008, 22:47 by: fla59




Siamo rimasti in quattro a discutere di una cosa che ci interessa. Chi ha lanciato la pietra ha ritirato la manina: Non voglio assolutamente che la cosa degeneri ed a Roberto chiedo scusa se ho risposto in maniera acida a lui pur essendo incazzato come una bestia al tipo chi invece mi è sembrato presentarsi solo per cacciare merda su una iniziativa che mi pareva positiva. Per il fatto che comunque parlandoci addosso riusciamo a volerci bene ed a Roberto io ne voglio, per quanto non adori il suo pragmatismo, ogni tanto rientro nelle discussioni, ma spesso credo di non riuscire ad esprimere completamente il mio pensiero e perciò mi assento.
Che dire, mi spiace, noi parliamo, scriviamo di schifezze che non sono nostre, poi ci perdiamo in appunti sui margini. Parliamo di sport ed allora non è sportivo per me che qualcuno parta con handicap, non lo deve avere Gaetano che bontà sua mette i soldi perchè qualcuno glieli ha chiesti per un valido motivo, nessuno si deve permettere di dire che la sua attività vale meno di quella magarti della ditta xxx che in cambio di 100 magliette chiede spazio su un sito in base alle frequenze di visita (e questo forse giustifica il continuo inno al numero di visite in aumento sul sito regio) visto che grano da dargli non ce n'è. (fatturina?).
I crediti esigibili in questo mondo del baseball li abbiamo in tanti, ma lo sapevamo che potevamo non riscuoterli, anche quando venivano in 6000 a guardare le partite e se il mondo cambia per starci dentro ci dobbiamo adeguare. Quindi Roberto, niente di personale, ma non accetto la difesa al fighetto che non gradisce lo sponsor che per la moda ed il bon ton è sfigato, non si chiama come quel capo firmato che si usa per percorrere il famoso "Corso". Tutto lì, perchè questa non è sostanza, ma qualunquismo, perbenismo, fumo e mi ricorda i mezzi che utilizzano normalmente persone che non gradisco io, ma neanche nessuno di voi.
Sul nome dello sponsor: a te Roberto lo dico perchè a te mi sembrava che sul nome avessi scritto "Ugualmente la pochezza del marchio è un rilevatore del poco del sistema che piccoli marchi e non altri chiama." che in italiano vuol dire che son tutti uguali?
Sulla concorrenza volevo dire quello che ho detto e cioè - da noi, pochi e straccioni è facile arrivare e quindi discutere di massimi sistemi, in altre realtà sportive certe discussioni sarebbero finite in sede provinciale, se non addirittura cittadine, proprio perchè la quantità seleziona e voci come le nostre se minoranze sarebbero state messe a tacere con i compromessi (leggasi soldi o spazi gratificanti) o con l'emarginazione derivata della percentuale insignificante di dissensi rispetto al totale dei praticanti.
Nelle attuali condizioni soldi non ce n'è e non possiamo pensare di usarli in altra maniera o di scegliere chi ce li dà: per attività di base ci si deve rivolgere alla base. Per questo mi permetto di dire che inutili disquisizioni su come si organizza il sistema "baseball Italia" sono ora fuori luogo. Avevano ragione di essere prima che qualcuno se li mangiasse, ora no. E se funziona chiamare la gente cercandola a casa sua mi sta bene a condizione che chi lavora per questo lo faccia seriamente per aumentare i numeri dei praticanti piuttosto che gloriarsi di improbabili manifestazioni internazionali con le quali costruire cattedrali nel deserto da lasciare in eredità al furbetto di quartiere.
--Poi, via, con la storia del fare invece di scrivere, del compromettersi con la realtà invece di teorizzare. Ma sai un accidente te, caro fla, la vita di un'altra persona. Che vizio, questo. Le stesse cose che diceva nettunos. Che vizio, questo, di far psicanalisi e dire che uno scrive x per le pulsioni y e z invece di stare ai fatti.--
Veramente io volevo dire che nella pratica, con molta concorrenza, è molto più difficile poter essere qualcuno che viene ascoltato, perchè spesso la cosa va a braccetto con i compromessi che si devono fare per arrivare e molte persone, schifate mollerebbero prima, mentre teoricamente si sarebbero comportate in maniera diversa... pulsioni proprio 0.
Quando si cercano sponsor si fanno ora raccogliticce questue, è vero, ma qualsiasi nome si scriva sulla maglia perchè la base non c'è. Se c'è la base non sono più raccogliticce questue, ma investimenti di persone che hanno un ritorno economico in una attività seguita da pubblico.
Prima dei soldi ci vuole la base, se però per te per fare la base ci vogliono i soldi me lo devi dire te come trovarli, escludendo chiaramente la diversa distribuzione di quelli federali per la quale concordo con te, ma sappiamo entrambi che non è sufficiente.
Insomma non sarà bello, non sarà appagante, non lo riterrete dignitoso, ma qualcuno i santini per chiederli e la mano per raccoglierli questi soldi la deve mettere.
Ma allora si andava allo stadio in 6000, ora no. Non credo dipenda da questo metodo di sovvenzione la caduta del pubblico, no direi proprio di no, perchè si chiedevano allora e si chiedono ora, ma allora era di moda il baseball era figo e non ci si vergognava della "questua" e si prendeva parte alla sua divisione oggi che allo stadio si va in 50 è da sfigati chiedere.

Le battute Roberto son battute, possono essere sgradite, a volte dipende anche dall'umore del momento, ma sono battute e si fanno per far sorridere. E' il resto che purtroppo non fa più sorridere.
 
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