roberto sieni |
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| Mah, dico la mia, forse essendo anch'io uno che sta a guardare e giudicare la gente per come si veste o per il colore della pelle. Con tutto il rispetto del parrucchiere Gaetano (come dirò dopo) sembra anche a me che l'episodio non sia confortante, anzi. Piccole questue, con raggranellamenti alla bell'e meglio non mi sembrano essere il modo per costruire una fondamenta. Ugualmente la pochezza del marchio è un rilevatore del poco del sistema che piccoli marchi e non altri chiama. E questi sono fatti. Non vedo perché debbano essere opinioni, men che mai opinioni di razzisti.
La B come dice Christian è certo dilettante (se è per quello anche la IBL escusi i lanzichenecchi e poco meno di una decina di panda). Ma è - va riflettuto - appena la terza serie, non la venticinquesima, e se appena due scalini sotto la IBL si va a far di questua, son cazzi.
A livello personale niente da dire poi se uno ti dà una lira. Ci mancherebbe. Anch'io ringrazio il Padule che mi dava 300.000 al mese (e non posso far altrettanto con il Chianti che non mi ha pagato 600.000 che mi spetterebbero) ma non è con questi stipendi che ci si avvia a fare l'allenatore come una professione, intendendo per professione non un altissimo compenso, ma il tempo retribuito in maniera da poter studiare, dedicarti e investire su te stesso.
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